Una città d'arte

A Faenza tra il 1780 e il 1820 l'impulso dato all'architettura, scultura, pittura e decorazione e alle diverse arti applicate, diede risultati di impareggiabile livello. E' la stagione neoclassica, realizzata da architetti come Giuseppe Pistocchi e Giovanni Antonio Antolini dove predomina la personalità di un grande artista come Felice Giani (1758-1823) con il suo seguito di giovani decoratori.

E' all'interno dei palazzi e nel segreto delle case appartate che Faenza si impone per la fiorente tradizione della casa decorata e per una continuità che poi si registra fin quasi alla fine dell'Ottocento.

sabato 13 novembre 2010

Bozzetti di Giani in asta







Sono tre i bozzetti di Felice Giani in asta a Milano da Christie's il prossimo 24 novembre. Si tratta di bozzetti o "memorie" per Palazzo Milzetti.
I primi due sono Anfritite (L'Acqua) e Venere (La Terra), tempera su carta, 12 x 39 cm. Realizzati per gli affreschi sui lati della volta del Gabinetto d'Amore, già pubblicati in A.Ottani Cavina, Felice Giani (1758-1823) e la cultura di fine secolo, Milano 1999, I. p. 106, fig. 167. Base d'asta 10,000-15,000 euro.
Il terzo bozzetto è Il Console Marcello trainato dai destrieri al galoppo, tempera su carta, 18,8 x 31 cm. Realizzato per uno degli affreschi sulla volta nella Sala della Guerra e della Pace, già pubblicato in A.Ottani Cavina, Felice Giani (1758-1823) e la cultura di fine secolo, Milano 1999, I. p. 114, fig. 177. Base d'asta 10,000-15,000 euro.

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