Una città d'arte

A Faenza tra il 1780 e il 1820 l'impulso dato all'architettura, scultura, pittura e decorazione e alle diverse arti applicate, diede risultati di impareggiabile livello. E' la stagione neoclassica, realizzata da architetti come Giuseppe Pistocchi e Giovanni Antonio Antolini dove predomina la personalità di un grande artista come Felice Giani (1758-1823) con il suo seguito di giovani decoratori.

E' all'interno dei palazzi e nel segreto delle case appartate che Faenza si impone per la fiorente tradizione della casa decorata e per una continuità che poi si registra fin quasi alla fine dell'Ottocento.

martedì 28 settembre 2010

Cultura in rete, successo del percorso neoclassico

Anche Faenza ha aderito alle “Giornate Europee del Patrimonio”, svoltesi lo scorso weekend – sabato 24 e domenica 25 settembre – con l’allestimento di un percorso neoclassico promosso dall’assessorato comunale alla Cultura ed organizzato dalla Pro loco, dal Museo nazionale dell’arte neoclassica in Romagna e dalla Fondazione Museo internazionale delle Ceramiche.
Gli itinerari del ‘700 faentino, che comprendevano ben nove visite guidate al Mic, a palazzo Laderchi, al teatro Masini, alla galleria dei Cento Pacifici (palazzo Manfredi) e a palazzo Milzetti, hanno riportato un grande successo di pubblico. Nello specifico sono stati registrati circa 1.400 ingressi nelle due giornate, con 213 visitatori che hanno partecipato alle visite guidate a palazzo Milzetti (382, gli ingressi complessivi) e 215 al Mic (a cui vanno aggiunti 799 ingressi individuali).
“Il positivo esito di quella che si può dire sia la prima iniziativa in rete della nuova Amministrazione comunale di Faenza – commenta il vice sindaco ed assessore alla Cultura Massimo Isola – va nella direzione giusta di creare un sistema culturale integrato e in rete nella nostra città e in provincia, nel pieno rispetto ed in attuazione del progetto regionale e degli orientamenti statali.” “Faenza dunque non vuol dire soltanto ceramica, ovvero l’arte e la cultura che connota la città e che vogliamo continuare a promuovere e valorizzare, perché – sottolinea Isola – essa è rappresentata anche da altre importanti peculiarità, quali, appunto, il suo patrimonio neoclassico, pubblico e privato, così come il suo sistema museale e le sue emergenze monumentali.” “Continueremo perciò a lavorare in questa direzione – conclude Isola – per fare della cultura in rete un vero e proprio modello, un sistema integrato tra il pubblico, con i vari soggetti istituzionali coinvolti in un progetto condiviso, e il privato, dove sarà possibile, per far conoscere a cittadini e visitatori italiani e stranieri il nostro patrimonio culturale.”

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